Il piano marketing spiegato facile facile
Tempo di lettura: 5 minuti
Il piano marketing spiegato facile facile
“Il tempo è la cosa più preziosa che un uomo possa spendere.”
Così parlava Teofrasto, un filosofo seguace di Aristotele dell’antica Grecia.
Ma perché Agricosmica cita un filosofo vissuto secoli e secoli fa?
Semplice: perché Teofrasto era anche un botanico, e come tale sapeva bene il valore del tempo in natura.
Il tempo è un fattore importantissimo nel mondo agrifood. Chi produce lo sa bene: serve tempo per dare vita alle colture. Indipendentemente dal prodotto, chi lavora la terra deve pianificare al meglio tutte le attività durante l’anno; e se non c’è la giusta pianificazione nel tempo, il rischio concreto è quello di non raccogliere i frutti di tanto duro lavoro.
Per fare un piano marketing… ci vuole tempo!
In questa situazione, molti imprenditori fanno fatica a trovare tempo per quelle attività non di produzione che però risultano altrettanto fondamentali per il loro business: il marketing, la comunicazione, le relazioni.
E infatti cosa succede? Il più delle volte, dedicano al marketing poco tempo, si buttano sul mercato senza un vero e proprio piano, magari applicando vecchi sistemi retrò che non aiutano a portare a casa risultati concreti. Il più delle volte, la scusa è proprio questa: “ma io non ho tempo”.
Qualcun altro però il tempo lo trova, e se quel qualcuno è il tuo concorrente, beh, poi ha poco senso lamentarsi. Piuttosto, come suggerisce Alan Dib (che non è un filosofo greco, ma un imprenditore di successo un po’ più attuale), devi chiederti “ma che cosa fanno di diverso da me quelli che vanno bene?”.
In realtà, non fanno niente di diverso da questo: impiegano bene il loro tempo per dedicarsi al marketing e al business con intelligenza, ottimizzando gli sforzi. Esattamente come fanno con le loro colture.
Ma noi non siamo qui per commentare il successo degli altri: piuttosto, vogliamo aiutarti a capire come dedicare il giusto tempo alle tue attività di marketing, attraverso il potente mezzo della pianificazione. Per farlo non useremo paroloni inglesi incomprensibili, ma te lo diremo così, terra terra, passo dopo passo. E scoprirai che il marketing non è niente di diverso dal modo con cui ti prendi cura dei tuoi prodotti!
Far sapere della propria esistenza ovvero: la semina
I maestri del marketing dicono che la primissima cosa da fare in un perfetto piano di marketing è scegliere il tuo mercato di riferimento. Un prodotto non può andare bene per tutti, e se lo fa allora c’è qualcosa che non va. Ed è così, fidati.
Penseresti mai di seminare in un campo dei semi a caso sperando che qualcosa venga su? Sì, probabilmente qualcosa nascerà e si svilupperà pure, ma non avrà mai la stessa resa di una coltura studiata a puntino, dalla scelta del seme al giusto tipo di terreno fino alle perfette condizioni climatiche.
Il marketing funziona esattamente allo stesso modo. Non bisogna “sparare nel mucchio” sperando di fare centro, ma studiare in modo sensato il nostro cliente tipo: quello che ha bisogno del nostro prodotto.
Dopo aver scelto il mercato di riferimento, il nostro impegno deve andare tutto nel far conoscere la nostra realtà. Mantenendo il parallelismo con il mondo della terra, per far germogliare un seme serve cura, attenzione, il perfetto mix di nutrienti, il clima giusto. Allo stesso modo, per far sapere della nostra esistenza al pubblico prescelto abbiamo bisogno di dire chi siamo al nostro pubblico (costruire un messaggio coerente con ciò che siamo e ciò di cui il cliente ha bisogno) e di essere presenti negli ambienti frequentati dal nostro possibile acquirente (studiare i canali di distribuzione e comunicazione più adatti al nostro messaggio).
In altre parole, soltanto sapendo chi siamo, dove vogliamo andare e quali bisogni vogliamo soddisfare potremo affermarci sul mercato: diventare un punto di riferimento per i nostri potenziali clienti.
Come “coltivare” i contatti fino al primo acquisto
Come ben sai, la pianta dopo che ha germogliato non è che alle prime fasi del suo ciclo di sviluppo. Dovrà crescere ancora un po’ per permetterci di raccoglierne i frutti, e per farlo c’è bisogno di altro lavoro. Del resto, nessun frutto si raccoglie da solo: quindi non basta aver completato la semina per dirci soddisfatti.
Appena ci saremo fatti conoscere sul mercato, saremo infatti nella stessa fase germinale: per trasformarci da germoglio in una pianta (e da pianta in frutto) abbiamo bisogno di fertilizzare il nostro terreno di business. E fertilizzare il business significa attirare i nostri potenziali clienti nel nostro campo: un po’ come i fiori richiamano le api con i loro colori e profumi.
Certo i potenziali clienti non sono api, ma si può comunque studiare un meccanismo per attrarre il nostro mercato verso di noi. Questa fase corrisponde alla cosiddetta “cattura” del potenziale cliente. Il termine cattura a dire la verità non ci piace molto, perché sembra quasi una trappola, ma va detto che funziona in modo molto simile: un piccolo omaggio o un regalo (un prodotto campione, una consulenza gratuita, un incontro in vivaio) saranno l’occasione per avvicinare il potenziale cliente alla nostra realtà e fargliela toccare con mano. L’unica differenza è che lo scopo non è farlo finire in una trappola da cui in futuro si guarderà bene di cadere, ma di accoglierlo, coccolarlo e nutrirlo. Come? Con altri omaggi, spunti… o semplicemente trattandolo bene!
Tutto questo avrà lo scopo di trasformare il potenziale cliente in un cliente vero e proprio, pronto ad acquistare i nostri prodotti e a sentirci davvero come il punto di riferimento per i suoi bisogni e necessità.
Raccogli i frutti delle tue fatiche… ancora e ancora!
Pensi che sia finita qui?
Molti imprenditori lo pensano e sai qual è il risultato? Che il cliente acquisito si presenta da te una volta e poi basta. Una vendita e via, si guarda verso altri lidi (o meglio dire campi).
Lo scopo di un buon piano di marketing, invece, non si realizza nell’acquisizione di un cliente, ma nella costruzione di una relazione così forte che porterà i clienti ad acquistare tante altre volte da te.
Quando raccogli i frutti da una pianta, sai che avrà una forza tale da permetterti di raccoglierne anche altri e di moltiplicare la tua produzione. Con il marketing è la stessa identica cosa: il tuo cliente deve garantirti una certa regolarità, così potrai ottimizzare gli sforzi ottenendo sempre più vendita dalla stessa persona. Chi trova un cliente trova un tesoro: ti piace di più messa così, vero?
Questa è la terza fase del piano di marketing, che coincide con lo studio del modo di trattenere i tuoi clienti da te. E magari di prenderne di nuovi grazie alla sua buona parola.
I modi grazie a cui puoi farlo sono tanti, ma possono essere riassunti così. Per prima cosa, devi lavorare in modo da offrire un’esperienza di alto livello. Che si tratti di una consulenza continua, di un buon sorriso sul volto, di un servizio veloce e attento, sei tu a decidere come far sì che tutto quello che offri, al di là del prodotto, risulti esclusivo e indispensabile.
Poi puoi chiederti anche come aumentare il valore del cliente. Ad esempio, potresti studiare delle promozioni specifiche dedicate a chi ti giura fedeltà. E se vuoi proprio strafare, puoi combinare questo aspetto con altre strategie per cercare nuovi clienti, magari sfruttando proprio le buone esperienze di chi ti ha già scelto (avrai visto mille volte quelle promozioni che recitano “Porta un amico!”).
Sono solo esempi, ma queste dritte sono comunque un ottimo spunto per ottimizzare al meglio i tuoi sforzi di marketing. Perché non ci sarà più bisogno di cercare continuamente nuovi clienti… se saranno i clienti a venire da te!
Per approfondire questo argomento vedi anche Cos’è un marketing plan